La differenza tra sintomo e diagnosi

doctor

Quando andate al pronto soccorso, si spera il meno possibile, non dite “ho una colica” ma “mi fa male qui” e indicate approssimativamente il basso addome (questo ovviamente se è lì che vi duole).

Al pronto soccorso non vogliono sapere la vostra diagnosi, che può essere errata, bensì i sintomi, in modo che il medico di turno possa fare, lui sì, la diagnosi.

L’errore denominato jumping to conclusions (letteralmente “saltare alle conclusioni”) è ben noto a chi studia le tecniche di problem solving e si applica a molti altri campi, non solo a quello medico. Per esempio, nei processi di informatizzazione aziendale compare sotto diverse forme (e a differenti livelli di pericolosità).

Un caso tipico è quando si presenta un’esigenza e qualcuno, saltando direttamente alle conclusioni, pensa la soluzione, presentandola poi agli informatici. La frase classica che viene detta all’informatico di turno (o, peggio, a un venditore) in questi frangenti è “Ci serve il programma X”. Certo, il programma X potrebbe essere la scelta giusta, allo stesso modo in cui al pronto soccorso potreste effettivamente avere un colica, ma le reali probabilità sono molto più basse di quanto non ci si aspetti.

Al pari del medico, l’informatico gradirebbe conoscere non la vostra diagnosi ma i vostri sintomi. Spiegategli quale è la vostra esigenza; per farlo, dovrete prima chiarirla a voi stessi e potreste addirittura scoprire che la soluzione che vi serve non è nemmeno informatica ma puramente procedurale.